Tradizione e innovazione
I nostri vigneti sono l’incontro tra il mare nostrum e le colline di Salemi, alte e ariose. Lo sguardo corre su ettari di terra, si perde lungo l’orizzonte, con il vento sempre costante che con una leggera salsedine avvolge le piante distribuite tra i 200 e i 450 metri slm. La cantina sorge invece a Marsala, in un baglio costruito in tufo giallo, nel 1904, poi ristrutturato e attrezzato con ricevimento, winebar, shop, sale degustazione e barricaia. È qui che le nostre uve vengono trasportate e trasformate in etichette orientate all’eccellenza, circondati dai profumi iconici del limone, melograno, carrubo, olivo, aloe. Siamo consapevoli di lavorare in un contesto pedoclimatico prezioso, dove conduciamo i vitigni in regime di biologico certificato, avendo anche aderito al protocollo della certificazione Equalitas. Ai filari si accompagnano fiori e piante che attirano gli impollinatori, aiutando il terreno a respirare, in perfetta filosofia green. Quello dell’entroterra è un suolo calcareo-argilloso, ricco di piccoli sassi, che proteggono le radici dal caldo eccessivo, e sono alla base di un terreno a produttività contenuta, non superiore a 80 quintali per ettaro. Con l’esperienza di chi la coltiva da generazioni, il nostro obiettivo è dare ai vini centenari della nostra zona un’espressione moderna e al passo con i tempi.
La città di Marsala
‘Pulcherrima sed ventosa’: così Cicerone definì Lilibeum, l’odierna Marsala. La più occidentale della Sicilia sorge sulle coste del Mar Mediterraneo, sulle rovine un tempo appartenute ad antiche città puniche, in un mare che è stato testimone di leggendari scontri tra popoli. In un territorio baciato dal sole 300 giorni all’anno lo stesso illustre oratore del I sec a.C. fondò una scuola di retorica nella piccola e intima Schola, una delle quattro isole dello Stagnone, che insieme a Isola Grande, Santa Maria, San Pantaleo (o Mothia) impreziosiscono il patrimonio naturalistico e culturale del trapanese. Riserva naturale dal 1984, la laguna dello Stagnone è la più estesa della Sicilia, nonché l’unica al mondo a inglobare un’opera dell’ingegno umano: le Saline, il sistema di filtraggio e raccolta del sale dall’acqua marina, inventato proprio dai Fenici. Marsala è un capolavoro paesaggistico, guardiano silenzioso dell’arcipelago delle Egadi (Favignana, Marettimo e Levanzo), terra “bellissima e ventosa”, la cui anima si intreccia alle vaste distese di viti, coltivate e portate avanti da generazioni di vignaioli e produttori. Il microclima presente in questa area conferisce infatti alle uve un sapore unico, dolce e ideale per ottenere vini di alta qualità. È proprio qui che nasce la cantina della famiglia Caruso, negli spazi di un casolare in pietra del 1904, ristrutturato e modernizzato. La tradizione agricola incontra la competenza di Minini, un’azienda di commercializzazione del Nord Italia, e insieme scommettono sui loro saperi e sui loro strumenti. I vini prodotti da Caruso & Minini sintetizzano il lavoro di quattro generazioni di viticoltori e rappresentano il frutto di zone collinari, dove l’assenza di uno sfruttamento intensivo dei suoli continua a favorire la concentrazione di profumi e sapori. Vini, dunque, che guardano al futuro, ma in simbiosi con il clima mediterraneo e la magia di un territorio millenario.
Salemi
Tra le vigne e gli uliveti della Valle del Belice, sorge Salemi, cittadina di impronta medievale, nel cuore della Val di Mazara. Teatro di continue guerre tra Selinunte e Segesta, è con la dominazione araba che Alicia, antico nome del borgo, inizia a brillare di luce propria. Il centro storico è oggi uno scrigno di tesori architettonici tra palazzi storici realizzati con la locale pietra campanella, la basilica paleocristiana di San Miceli, il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato.
Di grande pregio è anche il castello, di età normanna, edificato sulla base di una precedente fortezza greco-romana, e dal cui terrazzo merlato della torre è possibile abbracciare con lo sguardo le pendici del Monte delle Rose, il verde delle colline, i campi rurali ombreggiati, le infinite sfumature del mare, in un tutt’uno con il cielo. Il vento soffia forte sull’entroterra trapanese, dove abbondano le argille, il silice ed il calcare; la sua è un’economia principalmente agricola, con particolare vocazione per la viticoltura che occupa circa il 50% della superficie coltivata. Il sole, il caldo, l’esposizione ventosa mitigano le temperature, asciugando l’umidità notturna portata dalla brezza marina. È qui che l’esperienza pluriennale di Caruso & Minini incontra la generosità e il valore di Salemi; è qui che si producono vini di indiscutibile qualità con un occhio di riguardo alla tutela dell’equilibrio naturale del vigneto, dell’ambiente che circonda le vigne, dei cicli e della fertilità del suolo.
Stefano Caruso e Mario Minini
Le famiglie storiche del vino e le nuove generazioni
La famiglia Caruso coltiva e vende le uve già dalla metà del Novecento, ma solo dalla fine degli anni Novanta arriverà a coprire l’intera filiera produttiva, fino all’imbottigliamento del vino. Decisivo è infatti l’incontro dei viticoltori di terza generazione con Minini, imprenditori di Brescia innamorati della Sicilia. La loro unione è l’incoronamento di un sogno andato oltre i confini, e che oggi si traduce nella produzione di etichette pregiate, distribuite in circa 40 paesi nel mondo. Una scommessa vincente che ci vede insieme nel raccontare un tesoro enologico senza tempo, uno dei fiori all’occhiello dell’isola. Siamo tutti pezzi di un’unica grande macchina, e ogni persona è dunque ingranaggio fondamentale della nostra realtà. La famiglia Minini è una profonda conoscitrice del mercato, nonché titolare di un’azienda di commercializzazione fondata a Verolanuova dopo la Grande Guerra e cresciuta in un’epoca di economia rurale. Stefano, Francesco e Roberto Caruso sono i volti della terza generazione di vignaioli con i quali la vite si riversa in bottiglia, dando così forma al desiderio del nonno Nino. La direzione dell’azienda è adesso in mano alle sue nipoti Rosanna e Giovanna, affiancata dal marito Andrea, una ventata di aria fresca per tutto l’entourage familiare. Caruso & Minini è la storia in un calice, in un equilibrio perfetto tra antico e moderno.
Persone
Giovanna Caruso
Giovanna, precisa ma novecentesca nel suo amore per carta e penna, ha studiato a Pavia ed esercitato da avvocata per qualche anno, per poi realizzare che lontano dalle vigne e dal vino stava perdendo il suo tempo.
Stefano Caruso
Agronomo, ama andare in barca, guidare i trattori, è assai loquace, tranne forse quando fuma la pipa. Ha vissuto anche a Milano e lavorato in Provenza, il suo mito è Paolo Borsellino.
Rosanna Caruso
Rosanna, laureata in ingegneria gestionale a Pisa, ha un talento per i numeri e l’organizzazione che la rende temuta e venerata come un oracolo. Il suo barboncino è riccio quasi quanto lei.
Andrea Artusio
Piemontese, prima di sposare Giovanna e seguirla a Marsala era farmacista e festaiolo. La sua capacità di attaccare bottone con chiunque è rimasta invariata da Nord a Sud. Aveva giurato di non lavorare mai con sua moglie o con suo suocero. È andata diversamente.
L’azienda, le origini
La nostra è una storia di terra, sole, impegno, ma soprattutto passione. Tutto ha inizio con Francesco Caruso che nei primi anni del ‘900 riuscì a identificare nell’areale trapanese quei terreni naturalmente vocati alla coltivazione della vite. Suolo, altitudine, esposizione, condizioni microclimatiche sono contributi determinanti per la qualità delle uve, un orizzonte ben nitido nello sguardo del figlio di Francesco, Nino che, dopo alcuni anni, si ritrovò a guidare la famiglia di vignaioli in giovane età; con sapienza affronta le stagioni, riconosce il vento, resta in ascolto dei vigneti, produce vini di qualità. Il sogno di trasferire la tradizione in bottiglia si realizzerà però all’inizio del 2000, a seguito di un incontro fortunato, quello tra i figli di Nino, Stefano, Roberto e Francesco con Mario e Francesco Minini, titolari di una azienda di commercializzazione ubicata nel Nord Italia.
Insieme fondano la Caruso & Minini, nello storico baglio novecentesco nel cuore dell’area degli stabilimenti vinicoli di Marsala; competenza artigianale ed esperienza imprenditoriale sono alla base di una realtà che oggi è capace di farsi portavoce di etichette di qualità in circa 40 paesi del mondo, portando in alto il nome della Sicilia.